Teacher, creative and visual thinker
Teacher, creative and visual thinker
Chiara Lera nasce a Lucca nel 1985, dove attualmente vive e lavora.
Inizia la formazione artistica presso il Liceo Artistico, inizia a dipingere e partecipa alle prime mostre nella propria città. Nel 2004 viene selezionata tra i vincitori del concorso “Il lavoro che cambia” promosso dal ministero del lavoro. L’anno seguente, insieme ad un gruppo di giovani artisti, partecipa al bando indetto dalla Provincia di Lucca “Uno spazio per le idee”, con il progetto espositivo “Dentro”, che viene selezionato tra i vincitori.
In seguito prosegue gli studi in disegno industriale presso l’Università di Firenze e svolge un anno accademico a Valencia, partecipando al progetto Erasmus.
Nel 2006 viene selezionata tra i vincitori del concorso promosso dall’azienda Targetti con l’installazione “Perchè mi osservi” che sarà esposta al Salone del Mobile di Francoforte. Continua l’attività espositiva partecipando ad alcune mostre a Valencia, Barcellona e Copenhagen. Nel 2008 viene invitata alla mostra “Tra parentesi” curata da Mauro Lovi e allestita negli spazi del Palazzo Ducale di Lucca.
Dopo aver conseguito la laurea triennale frequenta un master in web design presso la fondazione Elisava a Barcellona, dove inizia a lavorare nel settore e si stabilisce per un periodo.
Nel 2010 ritorna in Italia e si iscrive al biennio di pittura, tenuto dai professori Omar Galliani e Fabio Sciortino, presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. In quegli anni espone a Pietrasanta presso “Paola Raffo Arte Contemporanea”, a Firenze presso “OTTO luogo dell’arte” e a Palermo presso “Spazio Cannatella”. Partecipa a vari progetti espositivi a cura di Mauro Lovi e dell’associazione “CAM-ON circuito OFF”.
Nel 2013 inizia ad insegnare web design presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia e lo stesso anno vince il primo premio di pittura indetto dalla Ricoh Milano. Due anni più tardi partecipa all’esposizione itinerante “Ungaretti, l’acrobata dell’acqua” curata da Massimo Silviotti e allestita presso il Museo della Poesia di Piacenza e Palazzo Ducale di Lucca.
Parallelamente all’attività artistica, continua la professione di web designer e nel 2018 inizia ad insegnare nella scuola secondaria. Nel 2020 viene invitata a partecipare al progetto “BAU contenitore di arte contemporanea” e all’esposizione delle opere tenutasi presso la galleria “Paola Raffo Arte Contemporanea” a Pietrasanta.
Nel 2021 prosegue gli studi e consegue la specializzazione sul sostegno didattico presso l’Università di Pisa. Attualmente è docente di sostegno presso l’Istituto Professionale Matteo Civitali di Lucca.
Dipingere è il super-potere che mi accompagna da quando ero bambina, attraverso cui mi riconosco e che mi fa sentire profondamente gratificata.
Quando dipingo è come se entrassi in un mondo parallelo, in cui la componente logico-razionale lascia le redini ad una forma di pensiero totalmente diversa. Il legame con la realtà si assottiglia fino a diventare il filo che lega a terra un palloncino. Lo stato di coscienza si trasforma e l’unica cosa che esiste davvero è il quadro che ho davanti. Inizia una danza: disegno, osservo, dipingo, osservo di nuovo e così via.
Il processo creativo, già importante di per sé, a volte genera dei pezzi che non sono significativi solo per me, ma anche per altri. Per questo penso sia essenziale che le opere escano dallo studio e si facciano guardare; con il rischio di attirare critiche, di non essere considerate, oppure di colpire l’immaginazione e il cuore di chi le sta osservando.
La formazione artistica ha avuto per me un’importanza fondamentale perché, attraverso la conoscenza, ha dato dignità al fare creativo troppo spesso sminuito a hobby o peggio a retaggio infantile. Non considero l’arte esattamente un lavoro e questo, in un contesto sociale in cui qualcosa ha senso solo se genera un profitto, è stato destabilizzante in alcuni momenti. Penso che il lavoro sia un sotto-insieme della vita e che l’arte coincida proprio con la vita stessa.
Tutto quello che dipingo è reale.
I miei lavori sono il racconto di una visione, di un attimo preciso. Dentro ognuno c’è la narrazione di un momento significativo che per qualche ragione ha colpito la mia sensibilità. Non so di preciso perché questo si verifichi, perché qualcosa mi resti nella mente mentre il resto scorre indifferente; posso dire però che mi rimangono impressi perlopiù scenari stridenti, derelitti, oppure quelli in cui convivono contrasti marcati tra miseria e meraviglia.
Nei miei lavori c’è un’inquietudine sottile che genera tensione, una quiet desperation molto lucchese, ma anche ironia e un invito disincantato a non prendersi troppo sul serio. Nel 2003 chiamai la mia prima mostra Agrodolce e, ripensandoci adesso, è una parola in cui ancora oggi mi riconosco profondamente. A volte mi capita di sognare a colori e questo è un regalo bellissimo perché dà vita a lavori impossibili da realizzare altrimenti.
Prima di raccontare come nasce un’opera mi vorrei soffermare su ciò che la precede. Il primo passo è maturare la consapevolezza dell’importanza che ha per me il fare artistico in sé per sé, a prescindere da altri fattori esterni. Il passo successivo è individuare un tempo e uno spazio da dedicare alla pittura, dove le distrazioni provenienti dal mondo fuori siano ridotte al minimo. Sembrano concetti banali ma al momento di metterli in pratica non lo sono affatto.
Non sempre viene spontaneo salire in studio e lavorare, dopo lunghe interruzioni mi è capitato di sentirmi profondamente a disagio e senza idee da sviluppare. In questi casi mi è stato di grande aiuto passare da un approccio mentale ad uno più concreto, in cui mi sono detta: “Non sai cosa dipingere? Dipingi quello che vedi”. In questo modo ho ricominciato a guardare e guardando ho ricominciato a vedere. Nuove idee hanno ripreso a germogliare come l’erba dopo le prime piogge. Il fare aiuta a pensare, a volte siamo troppo chiusi nella testa e privi del contatto con il mondo fuori.
Quando dipingo ascolto la musica perché mi aiuta a scaricare la tensione e a sollevarmi dalla realtà, senza tuttavia perdermi del tutto; i Pink Floyd sono gli autori che preferisco ma ascolto spesso anche le canzoni di Francesco Guccini, dei Baustelle e di Nick Cave.
Quasi tutte le mie opere nascono dall’osservazione della realtà e vengono poi realizzate in studio. Quando sono in giro e vedo qualcosa che intendo dipingere annoto cosa mi colpisce di più e faccio delle foto-bozzetto. Poi lascio che il ricordo si sedimenti e provo a dipingerlo a memoria. Non lavoro guardando direttamente la foto perché il ricordo è molto diverso dallo scatto e svanisce subito se tengo sotto gli occhi la fotografia. Mi servo della foto per sbirciare dettagli che non ricordo, divertendomi a confrontare le discrepanze, a volta impressionanti, tra memoria e realtà.
Lavoro prevalentemente con materiali di recupero e con diverse tecniche che scelgo a seconda dell’opera che ho di fronte. Solitamente utilizzo la stessa tecnica per lunghi periodi di tempo.
Non sempre è semplice capire quando un’opera è conclusa. Si potrebbe dire che un lavoro è finito quando lo guardi e senti che non punge più.
2021
BAU 16 snapshot e BAWAVES 17, Paola Raffo Arte Contemporanea, Pietrasanta. Esposizione delle opere presenti nelle scatole BAU.
2020
Reagire, Olio su Tavola, Lucca.
Santi e Mostri Lucca. A cura di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
2019
Traguardi, Cozzile, Pistoia. A cura di Mauro Lovi.
Artistogatti, Orbicciano, Lucca. A cura di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
2018
Immaginar tavole imbandite, Real Collegio, Lucca. A cura di Mauro Lovi.
Qui dove tu vivi, Casa Murabito, Casoli, Lucca. A cura di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
Alta Quota, Rifugio Burigone, San Pellegrino in Alpe, Modena.
2017
Osmosi, Massa e Cozzile, Pistoia. A cura di Mauro Lovi.
Cinquant’anni Rombanti, Palazzo Ducale, Lucca. A cura di Mauro Lovi.
Dialogando su Maria, Abbazia dei Benedettini, San Martino delle Scale, Museo Nicola Barbato di Piana degli Albanesi, Chiesa di San Giovanni Decollato di Palermo. A cura di Rocco Micale.
2016
Oro Bianco, Castelnuovo Val di Cecina. A cura di Barbara Bertocchi.
Qui, dove tu vivi, Casa Murabito, Casoli, Lucca. A cura di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
Now Landscapes, Galleria Comunale, Barga.
2015
Ungaretti e la Grande Guerra. L’acrobata sull’acqua, Piccolo Museo della Poesia di Piacenza e Palazzo Ducale di Lucca. A cura di Massimo Silvotti.
Alumni. Centro Arti Plastiche – CAP, Carrara. A cura di Marco Pierini.
A festa ru me paisi, Chiesa della Santissima Trinità, Monreale. A cura di Elia Mammina e Rocco Micale.
2014
Venuti al Mondo, Palazzo Sani, Lucca. A cura di Marco Palamidessi.
Cartoline d’artista, La Badia, Camaiore, Lucca. A cura di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
Opere in corso, Corso Pietro Novelli, Monreale. A cura di Marcello Buffa.
2013
NU-SHU, Galleria Europa, Lido di Camaiore, Lucca. A cura di Valeria Pardini.
CAM ON/circuito OFF, Badia di Camaiore. A cura di di Daniela Cappello e Massimiliano Merler.
Ruote d’Artista, Palazzo Ducale, Lucca. A cura di Mauro Lovi.
Signvm Crvcis, Museo Diocesano, Piazza Armerina. A cura di Giuseppe Ingaglio.
La corte, OTTO luogo dell’arte, Firenze. A cura di Mauro Lovi e Olivia Toscani.
3+2, Paola Raffo Arte Contemporanea, Pietrasanta.
Salone del Mobile, presso Mamo Galleria, Milano. A cura di Valeria Modica.
Mostra del Premio Ricoh, Spazio Oberdan, Milano. A cura di Emilio Goj. Esposizione dedicata ai vincitori del “Premio Ricoh 2013”.
In una parola, Osteria 41, Pietrasanta. A cura di Alessandra Podestà.
Libere sequenze, Teatro Cristoforo Colombo, Valdottavo, Lucca. A cura di Marco Palamidessi.
Le Grand Tableau, Spazio Poliedro, Pontedera. A cura di Felice Galli.
2012
Féminis: Mujer y representación, Freedonia – Barcellona (Spagna).
Perché Marmo, Museo del Marmo (Carrara). A cura di Aron Demetz e Federica Forti.
Accostamenti temporanei, Lodi Bros Antik, Lucca. A cura di Marco Palamidessi.
Chi cavalca la tigre non può scendere, Complesso Monumentale Tommaso Fazello, Sciacca. A cura di Sergio Cascavilla, Martina di Trapani e Katia Licari.
2011
Palermo-Carrara, presso Spazio Cannatella, Palermo. A cura di Omar Galliani, Fabio Sciortino e Tiziana Pantaleo.
Mostra collettiva, Fabbrica dei Pinoli della Versiliana, Marina di Pietrasanta. A cura di Omar Galliani e Fabio Sciortino.
Carrara-Palermo, Convento di San Francesco, Pietrasanta. A cura di Omar Galliani e Fabio Sciortino.
I Mostra collettiva presso la Fabbrica dei Pinoli della Versiliana – Marina di Pietrasanta. A cura di Omar Galliani e Fabio Sciortino
2010
Mostra collettiva, Ulls Blaus, Barcellona.
2009
Case Minime Case Dipinte, Studio 14, Lucca. A cura di Mauro Lovi.
2008
Tra Parentesi, Palazzo Ducale, Lucca. A cura di Mauro Lovi.
2007
Obbiettivo Pop, Euro Hotel, Cascina.
2006
Mostra collettiva presso il Chiostro S. Domenico – Pistoia. Esposizione dedicata ai vincitori del “Premio di pittura S. Giorgio 2005”.
2005
Dentro, Villa Bottini, Lucca.
ESPOSIZIONI PERSONALI
2013
Greenish, Il Posto, Pietrasanta, Lucca. Testi di Valeria Pardini.
Velature belle come anime, mostra bipersonale con Fabio Sciortino, Mamo Galleria, Milano. A cura di Valeria Modica.
Slowly Slip Away, presso PC System, Bientina, Pisa. Testi di Laura Lencioni.
2012
Moltes gràcies Barcelona, Freedonia, Barcellona (Spagna).
Km 0, mostra bipersonale con Fabio Sciortino, Spazio Cannatella, Palermo. A cura di Tiziana Pantaleo con testimonianze di Omar Galliani e Alessandro Romanini.
2008
Total Black, Zero Cafè, Lucca.
Mostra personale, Copenhagen Downtown, Copenhagen (Danimarca).
2003
Frágil, Cafè Alameda, Valencia (Spagna).
Mostra personale, Ochema, Lucca.
Agrodolce, Corte dell’Angelo, Lucca.
2020
BAWAVES 17, invito a partecipare al progetto “BAU Contenitore di Cultura Contemporanea”
2013
Premio Ricoh, Milano. Primo premio.
2007
II Premi de Pintura petit format, Sant Cugat del Vallès, Barcellona. Segnalazione.
2006
Expressioni, Ischia. Selezione tra i vincitori e partecipazione alla mostra prevista dal concorso, presso Villa Arbusto a Lacco Ameno.
Luce & Design promosso da Targetti, Firenze. Progetto selezionato tra i vincitori ed esposto al “Salone del Mobile di Francoforte 2006”.
Premio Celeste, San Gimignano. Segnalazione.
2005
Premio nazionale di pittura S. Giorgio, Pistoia. Selezione tra i vincitori sezione giovani.
6º Premio Mostra di Pittura di Piccolo Formato Città di Massarosa, Massarosa. Segnalazione.
2004
Alida Epremien promosso da Banca Valconca, Rimini. Selezione tra i vincitori.
Uno spazio per le idee, promosso dalla Provincia di Lucca. Selezione tra i vincitori con il progetto “Dentro”.
Il lavoro che cambia promosso dal Ministero del Lavoro. Selezione tra i vincitori.